Crisi di coppia: sempre meno sesso tra partner italiani, colpa della tecnologia

 Televisione sempre accesa, pc portatili sempre in mano, cellulari e smartphone sotto il cuscino: gli italiani sembrano sempre più ‘schiavi’ della tecnologia e a rimetterci è soprattutto l’armonia di coppia. Soprattutto quella sotto le lenzuola. “Con questi strumenti hi-tech sempre accesi, anche in camera da letto, la frequenza dei rapporti erotici cala del 70%”. E’ la stima di Serenella Salomoni, presidente dell’Associazione ‘Donne e qualità della vita’ che ha condotto un sondaggio su circa 500 coppie.

Anche in Italia impazza la moda del “toy boy”: fidanzati giovanissimi per le over 40

 L’amore vince su tutto? Sembrerebbe di sì, soprattutto sull’età. E’ la rivincita delle cinquantenni d’assalto: da un capo all’altro dell’oceano impazza la moda del ‘baby’ fidanzato. Da Madonna, vera pioniera del genere, che sembra stia per sposare il suo Jesus Luz (di ben 28 anni più giovane di lei) a Demi Moore e Asthon Kutcher, tra le ‘over 40’ di tutto il pianeta il diktat è: meglio giovane.
In perfetto stile ‘Il Laureato’, le ‘cougars’, così ribattezzate con un termine traducibile nell’italiano ‘coguari’ o ‘donne puma’, forse per quel non so che di felino che le caratterizza, non rinunciano a esprimere la loro femminilità facendo perdere la testa a giovani (e bellissimi) esemplari maschili che potrebbero essere, in una società ormai decisamente antiquata, benissimo i loro figli.

Nasce la “Casa dei papà separati” a Roma

 Grazie all’Assessorato alle Politiche Sociali del comune di Roma è nata la “Casa dei papà separati”., una vera e propria Casa che per la prima volta a Roma accoglie tutti quei papà separati, che sono in difficoltà economica e che sono residenti sul territorio capitolino.

Questa iniziativa vuole aiutare tutti gli uomini che devono affrontare una situazione di povertà a seguito del divorzio. Per questo il comune di Roma per fronteggiare al meglio questa emergenza mette a disposizione degli appartamenti dove i papà potranno rimanere per un massimo di 12 mesi pagando un contributo di 200 euro.

Watsu l’acqua e la gravidanza

 Il Watsu è una medicina alternativa che si esercita in vasche di acqua calda. Il nome deriva dalla contrazione di “Water” (“acqua” in inglese) e shiatsu.
Il Watsu si rivolge alla donna e alla coppia durante la gravidanza per assisterli e per accompagnare la futura mamma nell’esperienza diretta della respirazione e del movimento.

Infatti durante i 9 mesi della gravidanza le donne possono trovare nell’acqua la possibilità di alleggerire e alleviare alcuni fastidi a livello fisico tipici, soprattutto poi quando negli ultimi mesi di gestazione le articolazioni sopportano a fatica pesi e sforzi eccessivi.
Lo stare immersi nell’acqua procura una diminuzione della forza di gravità sul corpo, alleggerendo le articolazioni e i legamenti dal carico di lavoro statico e dinamico, dando la possibilità di muovere il corpo o assumere posizioni in modi assolutamente impensabili a terra.

La Casa del papa’ separato, un valido aiuto per i papà in difficoltà

 Per tutti i papà separati o divorziati che hanno bisogno di aiuto a Milano (sono circa cinquantamila secondo la stima dell’associazione matrimonialisti italiani) si sta realizzando la Casa del papà separato.

Un centro da 160 posti letto, con camere singole o doppie, con la mensa, un piccolo giardino e una biblioteca, il tutto in via Calvino zona Mac Mahon. I papà che ci adranno a vivere dovranno pagare una sorta di affitto sociale di circa 150 euro.

E’ nato un “papà”

 Per affrontare con maggiore serenità al cambiamento in atto è opportuno che anche i papà si prendano cura da subito alla crescita del nuovo arrivato: il piccolo. Le mamme da parte loro hanno già vissuto per 9 mesi con il bambino in pancia, ma per i papà è questo il momento per impostare la nuova relazione senza dimenticare di continuare a dedicare attenzioni alla neo mamma e alla coppia.

Vediamo allora insieme alcuni piccoli accorgimenti che deve assumere il neo papà per non sentirsi escluso:

– cercare il più possibile di condividere con la propria compagna le prime esperienze con il nuovo arrivato,

incoraggiate sempre la vostra compagna ad allattare al seno sostenendola sia emotivamente che praticamente,

– se l’allattamento al seno non è possibile aiutate la neo mamma alla preparazione del biberon e date da mangiare al vostro
bambino godendovi con gioia il momento,

aiutate in casa in modo concreto,

Affido condiviso: testo di legge completo

 Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli

Legge 8 febbraio 2006, n. 54
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 50 del 1° marzo 2006

Art. 1. 1. L’articolo 155 del codice civile è sostituito dal seguente:
«Art. 155. – (Provvedimenti riguardo ai figli). Anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.
Per realizzare la finalità indicata dal primo comma, il giudice che pronuncia la separazione personale dei coniugi adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’interesse morale e materiale di essa. Valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati a entrambi i genitori oppure stabilisce a quale di essi i figli sono affidati, determina i tempi e le modalità della loro presenza presso ciascun genitore, fissando altresì la misura e il modo con cui ciascuno di essi deve contribuire al mantenimento, alla cura, all’istruzione e all’educazione dei figli. Prende atto, se non contrari all’interesse dei figli, degli accordi intervenuti tra i genitori. Adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole.
La potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori. Le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione e alla salute sono assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli. In caso di disaccordo la decisione è rimessa al giudice. Limitatamente alle decisioni su questioni di ordinaria amministrazione, il giudice può stabilire che i genitori esercitino la potestà separatamente.
Salvo accordi diversi liberamente sottoscritti dalle parti, ciascuno dei genitori provvede al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito; il giudice stabilisce, ove necessario, la corresponsione di un assegno periodico al fine di realizzare il principio di proporzionalità, da determinare considerando:
1) le attuali esigenze del figlio;
2) il tenore di vita goduto dal figlio in costanza di convivenza con entrambi i genitori;
3) i tempi di permanenza presso ciascun genitore;

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