Il cantante spagnolo Miguel Bosé, 55 anni, ha avuto da una ‘madre in affitto’ negli Usa due gemelli, Diego e Tadeo, che ora hanno un mese, riferisce El Mundo online. La notizia è stata data su Facebook e Twitter dallo stesso Bosé: “Cari tutti, ho una grande notizia da darvi: sono il papà di due bei bambini, che ieri hanno compiuto un mese. Si chiamano Diego e Tadeo. Siamo già a casa e in buona salute. Sono l’uomo più felice della terra!!!” ha scritto.
La notizia é stata confermata a El Mundo anche da un portavoce dell’artista. Secondo la giornalista Mercedes Milà, amica dell’artista, Bosé da tempo desiderava diventare padre. Il cantante avrebbe seguito l’esempio di Ricky Martin, che nel 2008 ha avuto due figli, Matteo e Valentino, da una madre in affitto.
Procreazione assistita
Bimba affetta dalla sindrome di Turner: la mamma congela due ovuli per lasciarglieli in dono
E’ decisa a congelare gli ovuli e lasciarli in dono a sua figlia, resa sterile da una malattia. La piccola ha oggi solo due anni e non pensa certo a diventare mamma. E’ sua madre, Penny Jarvis, britannica, 25 anni, a preoccuparsene: è determinata a fare in modo che Mackenzie possa crearsi un giorno una famiglia e avere dei bimbi, che non potrebbe concepire in modo naturale a causa della sindrome di Turner.
La sindrome di Turner
Mackenzie ha un solo cromosoma X, invece di due, ed è nata senza ovaie. Ma il regalo della madre porta con sé non poche implicazioni etiche. Se tutto andrà come nei piani, il bebè che verrà alla luce sarà allo stesso tempo figlio e fratello o sorella di Mackenzie e figlio e nipote di Penny, che ha donato gli ovuli. Questi ultimi, poi, dovrebbero essere fecondati dal padre della piccola con la malattia genetica, rendendo ancor più complicato il quadro delle parentele e dei legami biologici, ingarbugliato anche dal fatto che Mackenzie ha un fratello e tre sorelle.
Inseminazione artificiale: una coppia di lesbiche aspetta 5 gemelli in Australia
Una coppia di lesbiche è in attesa di 5 gemelli per dicembre in Australia, senza aver fatto ricorso alla fecondazione in vitro (la Fivet, tecnica di procreazione medicalmente assistita più ‘a rischio’ di parti gemellari), ma dopo una semplice inseminazione artificiale. Un intervento per cui hanno scelto di utilizzare lo sperma di un americano che è già il padre biologico della loro primogenita, Lilly. Una gravidanza plurigemellare speciale e rarissima, che si verifica una volta su 60 milioni. Protagoniste della storia sono la 27enne Melissa Keevers e la 21enne Rosemary Nolan, diventata mamma di Lilly l’anno scorso. Ora è la Keevers ad avere il pancione e afferma felice: “C’è voluto tanto tempo per rendermi conto di cosa stava succedendo, adesso sono emozionata“.
Infertilità test casalingo per lui…
Secondo molti studi, la percentuale di milioni di spermatozoi per millilitro si sarebbe quasi dimezzata negli ultimi 50 anni. Per questo motivo circa il 35% dei casi di infertilità ha una causa maschile.
Un istituto di ricerca olandese ha messo a punto un test per sapere si è fertili e quanti sono gli spermatozoi attivi. La particolarità di questo esame è che si può fare in casa. E’ che come un test di gravidanza chi in pochi secondi dà la risposta. Il test è stato messo a punto da MESA-Istituto di Nanotecnologia presso l’Università di Twente Enschede, guidati da Loes Segerink, e hanno sviluppato uno strumento con un chip lungo appena 10 centimetri che in una manciata di secondi fornisce la risposta. Questa tecnica supera l’attuale metodo che richiede l’intervento del personale medico.
Fertility day: un Check Up per controllare la fertilità
Sabato 6 marzo e sabato 27 marzo presso il Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital di Roma si terrà il Fertility Day Check Up: due giornate dedicate per effettuare esami gratuiti per le coppie che vogliano accertare la propria fertilità ed avere informazioni e consigli su come preservarla.
Per usufruire di questo importante servizio, sarà però necessario prenotare l’appuntamento almeno due settimane prima, chiamando dal martedì al venerdì dalle ore 14,00 alle ore 18,00 allo 06 65975643-14, e richiedere l’elenco degli esami diagnostici specifici che sarà fondamentale eseguire prima della visita.
Procreazione assistita arriva il primo si da un giudice di Salerno alla diagnosi preimpianto
E’ di questi ultimi giorni la notizia che il giudice Antonio Scarpa di Salerno ha autorizzato per la prima volta in Italia, la diagnosi genetica preimpianto a una coppia fertile portatrice di una grave malattia ereditaria, l’Atrofia Muscolare Spinale di tipo 1(SMA1). Questa malattia causa la paralisi e atrofia di tutta la muscolatura scheletrica e costituisce la più comune causa genetica di morte dei bambini nel primo anno di vita, con un decesso per asfissia.
La diagnosi preimpianto permette di stabilire se l’embrione che si sta per inserire nell’utero della donna è sano: questo tipo di esame, infatti, permette di identificare la presenza di malattie genetiche o di alterazioni cromosomiche. Nella Legge 40/2004, che riguarda le Norme in materia di procreazione medicalmente assistita, tale prassi viene vietata perchè è prevista solo nei casi di infertilità e sterilità.