Morti in culla: un progetto di Cri e Salvamamme per la prevenzione

 Un ‘gemellino salvabebè’ con indicate, in modo semplice e chiaro, le linee guida europee per la prevenzione della morte in culla e le istruzioni per eventuali interventi di disostruzione del neonato e del lattante da latte o rigurgito. Il documento sarà distribuito in tutti i reparti di neonatologia di Roma. E’ il progetto ‘Sempre a pancia in super una nanna sicura‘, lanciato dalla Croce rossa italiana (Cri) di Roma e da Salvamamme, in collaborazione con Happy Family Onlus e Capgemini e presentato la scorsa settimana a Roma.
Prevenzione è la parole chiave da cui nasce questa campagna, che “si rivolge nello specifico alle mamme che hanno avuto bambini da poco – spiega il commissario provinciale della Cri di Roma, Marco Squicciarini – Inoltre il documento sarà tradotto con il supporto della Berlitz in varie lingue, affinché tali informazioni siano accessibili anche alle mamme straniere“.

Overdose di farmaci ai bambini: è allarme in Australia

Troppi errori e approssimazione con cucchiai di sciroppi per la tosse, soluzioni calma-febbre o pasticche per curare piccoli malanni di stagione. Così a rischiare di finire in ospedale, proprio per colpa di mamma e papa’, sono i bambini. A lanciare l’allarme sugli errori dei ‘grandi’ nel maneggiare e somministrare i farmaci Otc ai figli è uno studio australiano, condotto da Rebekah Moles dell’University of Sydney, presentato a Lisbona alla conferenza annuale dell’International Pharmaceutical Federation.

Estate: occhio alle congestioni, con il caldo i bimbi sono più a rischio

Con il caldo estivo arrivano anche gli incidenti favoriti dall’afa. Come la congestione, in agguato quando ci si tuffa in mare accaldati, soprattutto dopo aver mangiato. O quando si beve una bibita ghiacciata dopo una prolungata esposizione al sole. Un incidente che fa ogni anno oltre 50 vittime, soprattutto tra gli anziani e i bambini, come spiegano all’Adnkronos Salute gli esperti di emergenza Francesco Enrichez, vice presidente della Società italiana sistemi 118 (Sis 118), e il pediatra Antonino Reale, responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Casi di soffocamento: ecco come comportarsi in emergenza

 Soffocato da una caramella a 19 mesi: così è morto, la scorsa settimana, il piccolo Enrico Prili, di Serrone, un centro in Provincia di Frosinone. Inutili i primi soccorsi da parte della madre e la corsa disperata di ospedale in ospedale: il bimbo è arrivato in gravissime condizioni al ‘Gemelli’ di Roma, dove è deceduto. Pochi giorni prima la stessa sorte era toccata a un altro bambino, ma non c’è da stupirsi: la morte dei bambini per soffocamento accidentale è una tragedia che colpisce, ogni anno, almeno 50 famiglie in Italia, afferma il responsabile del Pronto soccorso pediatrico del ‘Bambino Gesu” di Roma Antonino Reale.

Incidenti domestici: come prevenire i casi di soffocamento e strangolamento dei bimbi

 I bambini, sopratutto sotto i cinque anni, sono quelli più soggetti ad incidenti domestici più o meno gravi di vario tipo, causati dalla loro curiosità, sventatezza e incapacità di prevedere un pericolo che un adulto potrebbe facilmente evitare. Poiché non è desiderabile né pensabile reprimere in essi la voglia di conoscere il mondo, la responsabilità di farli vivere in ambiente il più sicuro possibile ricade interamente sulle nostre spalle.

SOFFOCAMENTO E STRANGOLAMENTO
Molti bambini sotto i cinque anni muoiono più per questo tipo di incidenti che per altro. La precauzione da adottare è semplice: non lasciate mai un neonato o un bambino piccolo vicino ad oggetti che potrebbero bloccare, dall’interno o dall’esterno, le loro vie respiratorie.

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