Il cervello dei neonati e i loro ragionamenti complessi

I misteri del cervello e della psiche umana sono meravigliosi: basti pensare che il neonato non è per niente stupido. Anzi: un bimbo appena nato è già in grado di effettuare ragionamenti complessi e analisi sofisticate dell’ambiente in cui si trova. A confermare la teoria è lo studio di un gruppo di scienziati del MIT, affiancati nella ricerca da due italiani (Vittorio Girotto, professore di Psicologia Cognitiva all’Università IUAV di Venezia, e Luca Bonatti, professore presso l’Università Pompeu Fabra di Barcellona). Il progetto di ricerca si chiama “3-6-12” e ha studiato il comportamento cognitivo di bambini di 3 mesi, 6 mesi e 12 mesi di età.

Violenze di minori su minori: sono responsabili?

Tornano al disonore delle cronache due casi recenti in cui dei “baby-stupratori” hanno abusato di due ragazzine. Coetanei che usano la violenza su altri coetanei, avvalendosi della forza del gruppo. Situazioni di disagio sociale, fragilità dell’individuo, indifferenza degli adulti… le valutazioni psicologiche si sprecano. Vittime o carnefici?

La risposta che dà lo psicologo Paolo Crepet – esperto di disagio giovanile – all’ADNkronos non lascia dubbi: questi ragazzini sono responsabili in tutto e per tutto delle loro azioni e dunque vanno puniti, a dispetto dell’età. Vanno “puniti molto severamente. Mi auguro che paghino in maniera assolutamente esemplare,” dice Crepet, perché le ragazzine che hanno subito quella violenza ne porteranno i segni per tutta la vita.

Bimbi sempre più fragili e fifoni

I bimbi moderni non sono più capaci di saltare. Rispetto alla generazione che li ha preceduti, infatti, la forza muscolare dei bimbi di oggi è scientificamente diminuita, tanto che i bimbi sono molto più deboli rispetto ai loro coetanei anche solo dieci anni fa. E’ questo il risultato di uno studio della Essex University pubblicato sulla rivista “Acta Pediatrica”, arrivato alla conclusione che a parità di peso ed altezza le nuove generazioni sono più deboli. La causa è la ben nota staticità introdotta dall’uso degli apparecchi elettronici: videogame e televisione hanno sostituito salti, arrampicate sugli alberi e giochi con le funi.

Adolescenti al cinema: 4 appuntamenti a Milano per capirne la psicologia

 L’occhio della cinepresa sui nuovi adolescenti e sui momenti più delicati del loro percorso di crescita. Sarà un team di psicologi lombardi a esplorare la cinematografia di maestri come Clint Eastwood (primo registra analizzato) alla ricerca di spunti per capire meglio i ragazzi di oggi. Gli specialisti hanno organizzato un ciclo di 4 conferenze aperte al pubblico che prevedono la visione di spezzoni di film in cui si affrontano i temi dell’adolescenza con il linguaggio immediato delle pellicole destinate al grande schermo.

Psicologia e cinema: va in scena l’adolescenza
Psicologia e cinema: va in scena l’adolescenza‘ è il titolo dell’iniziativa promossa dall’ordine lombardo degli psicologi nell’ambito del Festival della cultura psicologica, in partnership con l’evento nazionale Maggio di informazione psicologica (Mip). L’appuntamento è per i 4 lunedì di maggio (il 2, il 16, il 23 e il 30), con inizio alle 21.30 al cinema Apollo di Milano (sala Gea, Galleria de Cristoforis 3). In ognuna delle serate i relatori accompagnano i loro interventi con montaggi di film da rileggere alla luce della teoria sulle nuove adolescenze. Il pubblico sarà ammesso fino ad esaurimento posti.

Bimbi e computer: comportamenti a rischio più elevati per i pc-dipendenti

Gli adolescenti che stanno incollati allo schermo del computer hanno un rischio doppio di essere coinvolti in una serie di comportamenti a rischio, dal fumo al sesso non protetto, rispetto ai coetanei meno internet-dipendenti. Lo ha scoperto uno studio canadese pubblicato dal ‘Journal of Preventative Medicine’. I ricercatori della Queen’s University hanno sondato le abitudini di un gruppo di adolescenti, scoprendo che quelli che passano piu’ di 4,5 ore al giorno su internet hanno un rischio maggiore del 50 per cento di incorrere in uno dei seguenti comportamenti a rischio: fumo, alcol, uso di droghe leggere e pesanti, sesso non protetto e mancato uso delle cinture di sicurezza.

Io proteggo i bambini: un kit contro la violenza sui bimbi

 Un kit contro la violenza sui bimbi, perché prevenirla è possibile con strumenti su misura per “Imparare a dire no!”. E’ il messaggio lanciato dalla ong Terres des Hommes, che a Milano ha dato il via alla campagna ‘Io proteggo i bambini‘. Un’iniziativa nata dall'”urgenza di affrontare in termini preventivi il drammatico fenomeno degli abusi sui piccoli, in linea con le raccomandazioni contenute nel Rapporto Onu sulla violenza sui minori“, spiega l’organizzazione che ha invitato in un confronto sul tema psicologi, giuristi, pedagoghi e istituzioni.

La prevenzione
Il kit proposto da Terres des Hommes è composto dal manuale ‘La prevenzione è la chiave’, ricco di suggerimenti e proposte per genitori, insegnanti, cittadini, amministrazioni locali, bambini e adolescenti; dal libro ‘Mimì Fiore di Cactus e il suo porcospino’, per la prevenzione degli abusi a sfondo sessuale dei bambini; da 5 spot in animazione realizzati con il patrocinio di Pubblicità progresso e destinati a un pubblico di bambini, dove sono affrontati, tra gli altri, temi come il ‘grooming’ (adescamento online) e il bullismo; dal sito www.ioproteggoibambini.it, che oltre a raccogliere suggerimenti, consigli, video e contenuti speciali sulla prevenzione della violenza in famiglia, a scuola, in comunità e di fronte ai media si prefigge di diventare anche la prima banca dati online delle iniziative promosse in Italia sulla prevenzione della violenza e sulla ‘media education’.

Fumo tra i minori, arriva in Lombardia la campagna del Moige

 E’ sbarcata anche in Lombardia la seconda edizione di ‘Alessio e Sara in tour per la prevenzione al fumo minorile!’, la campagna itinerante promossa dal Movimento genitori (Moige) con il patrocinio scientifico della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che già lo scorso anno ha portato in 6 regioni italiane il suo programma di sensibilizzazione e informazione per la lotta al fumo minorile. I dati dell’Istituto superiore di sanità mostrano che in Italia nel 2010 fumava il 21,7% degli ‘over 15’, circa 11,1 milioni di cittadini. L’età media in cui i giovanissimi di età compresa tra 15 e 24 anni iniziano a fumare è 15 anni, sebbene oltre il 34% dei ragazzi intervistati abbia dichiarato di aver iniziato prima, mentre il 50% nella fascia di età 15-17 anni.

Il fumo tra i minori
I dati sono allarmanti, rileva il Moige in una nota. Indicano infatti che più di 8 giovani ‘under 24’ su 10 (85,3 %) iniziano a fumare prima del diciottesimo anno di età. Grave anche la quantità di sigarette consumate: quasi il 13% dei minorenni ne fuma meno di 15 al giorno, mentre il 7,9 % si spinge fino a 24 e c’è un 1,3 % che consuma oltre le 25 sigarette giornaliere.

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