Per gli appassionati del Kamasutra o emuli del ‘famolo strano’, reso celebre da Carlo Verdone nel film ‘Viaggi di nozze’, potrebbe arrivare il momento di una pausa. “Il sesso troppo vivace è la causa principale dei dolori lombari per il 15% degli italiani, più uomini che donne“, avverte Maurizio Ripani, docente di anatomia presso l’università ‘Foro Italico’ di Roma, alla prese ogni giorno con pazienti con la schiena a pezzi.
“L’eccesso di fantasia in campo sessuale può giocare brutti scherzi alla colonna vertebrale – spiega Ripani all’Adnkronos Salute – utilizzare piccole city car, docce o armadi come riservate alcove può essere il primo passo per insidiare la corretta anatomia della schiena“.
rapporti parentali
Conferenza nazionale della famiglia: il 76,2 per cento del lavoro familiare è a carico delle donne
In tre casi su quattro (76,2%) il lavoro familiare delle coppie e’ ancora a carico delle donne. Emerge dai dati Istat, riferiti al 2008-2009, diffusi alla Conferenza nazionale della famiglia che oggi conclude i suoi lavori a Milano. Il dato e’ di poco piu’ basso di quello registrato nel 2002-2003 che era 77,6%. Per l’Istituto centrale di statistica, ”persiste dunque una forte disuguaglianza di genere nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner“.
L’asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi. Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L’indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%).
Figli mammoni e nuore col mal di suocera: sempre più donne vittime di attacchi di panico
Non è solo un pregiudizio vecchio stampo. Il ‘mal di suocera’ esiste e può persino scatenare seri attacchi di panico, che portano dritti al pronto soccorso. Soprattutto per le donne del Sud, in contesti sociali dove la vicinanza e persino la convivenza con la famiglia d’origine del proprio partner è frequente. E infatti, in un caso su cinque tra le persone arrivate in ospedale per le conseguenze fisiche di questi gravi stati d’ansia, all’origine del malessere c’è proprio il difficile rapporto con la suocera e le sue ‘ingerenze’ nella relazione di coppia.
Lo spiega, dati alla mano, Enza Cipolletta, psicologa e psicoterapeuta che ha partecipato a un progetto in una struttura dell’hinterland napoletano, al Pronto soccorso di Giugliano, dove era stato attivato lo scorso anno un team di psicologia – in collaborazione con il Distretto di salute mentale della Asl Napoli 2 – per verificare la quantità di visite legate a disturbi di origine psicologica e cercare risposte più adeguate a questo fenomeno. Un problema che, oltretutto, costa caro al sistema sanitario perché produce di analisi e prestazioni inutili per l’esclusione di patologie organiche gravi.
Sesso in vacanza: i giovani sono più attenti, ma ancora non basta
Migliorano, ma non abbastanza. Tanto che la vacanza resta sessualmente a rischio per 3 giovani italiani su quattro. Solo il 25%, ovvero 1 su 4, l’ha vissuta senza correre alcun pericolo. Un dato da non sottovalutare considerando che 6 ragazzi su 10 durante la bella stagione hanno avuto più rapporti sessuali che nei mesi freddi. Questi alcuni dati diffusi stamani dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) per tirare le somme sull’iniziativa Travelsex, la campagna dell’estate 2010 per educare i giovani al sesso sicuro.
Congedi parentali: i permessi per i neopapà sono un toccasana per il neonato
Un toccasana per il bebè, oltre che per la neomamma, avere il papà accanto subito dopo la nascita. La scelta del premier britannico David Cameron, che ha deciso di prendersi un congedo di qualche settimana per occuparsi della nuova arrivata, “dovrebbe essere un esempio illuminante per tutte quelle famiglie in procinto di avere un figlio“. Non ha dubbi al riguardo Gianni Bona, direttore della Clinica pediatrica dell’università di Novara ed ex vice presidente della Società italiana di pediatria (Sip).
“In Italia – spiega il pediatra all’Adnkronos Salute, riconoscendo che nel nostro Paese i permessi per i neopapà stentano a decollare – la genitorialità dei papà è poco conosciuta. In realtà la presenza del padre è un toccasana per la madre già in sala parto, quando il neopapà decide di assistere la compagna in una fase delicatissima per la donna“. A confermarlo anche uno studio condotto proprio dalla Clinica pediatrica diretta da Bona, “che ha mostrato – spiega il pediatra – come la presenza del partner in sala parto rinforzi e rincuori la neomamma, contrastando la temibile depressione post partum“.
Rapporti di coppia: sedentarietà e obesità fanno male alla felicità di mamma e papà
Sedentarietà e obesità nemici del sesso. Lo dimostrano i dati di numerosi studi clinici condotti per indagare il ruolo dello stile di vita sull’incidenza della disfunzione erettile maschile, raccolti nelle nuove Linee guida per la medicina sessuale emerse dalla seconda Consensus di Princeton sulla disfunzione sessuale e il rischio cardiaco. Uno studio condotto in Olanda su 1.700 uomini tra i 50 e i 75 anni – ricorda una nota – attesta che l’indice di massa corporea (Bmi) è un importante fattore predittivo di disfunzione erettile, sia considerato singolarmente che in associazione ad altri fattori di rischio come l’ipertensione o il diabete. Accanto all’obesità, la scarsa attività fisica è un altro fattore di rischio che risulta essere fortemente connesso all’incidenza di disfunzione erettile.
L’importanza dei nonni per i bambini per il rapporto di coppia dei genitori
E i nonni? Per tradizione erano loro a fare da baby-sitter al bambino quando mamma e papà non potevano occuparsi del piccolo. La persona anziana ha in genere più pazienza e, spesso, è meno ansiosa dei genitori. Berry Brazelton, famoso pediatra americano, rivaluta oggi gli aspetti positivi degli aiuti che possono dare i nonni. Molti genitori temono infatti che i nonni possano viziare il bambino. E’ una preoccupazione inutile.
Anzi…
Droga: il primo spinello tra gli 11 e i 13 anni e alcol a 14 anni. La generazione dei bimbi dopati
Uno spinello in cameretta prima di andare a scuola, ‘sballati’ già allo squillo della campanella nel tentativo disperato di vincere lo stress e l’ansia da prestazione. In Italia l’appuntamento con la droga è sempre più precoce. Nella maggior parte dei casi l’approccio con gli stupefacenti si ha fra i 14 e i 16 anni, ma per un giovane su 5 l’età della prima volta è tra gli 11 e i 13, e prima dei 14 anni 6 su 10 hanno provato anche l’alcol. Bambini ‘dopati’ contro le difficoltà della vita, fragili e impreparati contro pressioni troppo grandi da gestire.
Sos nonni: ecco come proteggerli dai malanni dei più piccoli
Tempi duri per i nonni-baby sitter. “Complice la carenza di asili nido, sono sempre di più i nonni, anche relativamente giovani, chiamati a occuparsi dei nipotini. Ritrovandosi spesso ad essere contagiati dalle malattie e dai virus portati a casa dai piccoli“. Lo spiega Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), a margine del III Congresso su vaccini e vaccinazioni, in corso a Napoli. E se nei mesi invernali il pericolo si chiama influenza, con la primavera i virus non finiscono. Anzi.
Nonni allo sbando: gli over 65 cercano sempre più lo sballo con alcool, cannabis e medicinali
Anche i nonni amano lo sballo. Spesso soli, con problemi di salute e difficoltà economiche, si rifugiano nella bottiglia, nei farmaci che leniscono l’ansia e anche nelle droghe come la cocaina. Ben 2,5 milioni di ‘over 65’ italiani sono a rischio abuso di alcolici, medicinali e sostanze illegali. In aumento del 10% rispetto a un anno fa, con una stima di crescita di un terzo entro dieci anni. Lo rivelano gli esperti riuniti per il X Congresso della Società italiana di psicogeriatria, tenutasi a Gardone Riviera (BS) dal 15 al 17 aprile, sottolineando che i cambiamenti della società stanno profondamente influenzando il pericolo di abuso nella terza età, spesso poco conosciuto e sottovalutato.