Nausea in gravidanza, un problema di origine genetica

 Le donne incinte hanno il triplo di probabilità di avere gravi nausee mattutine se le hanno avute anche le madri. Lo afferma uno studio su quasi un milione di casi pubblicato dal ‘British Medical Journal’, secondo cui questo problema potrebbe avere origine genetica. I ricercatori del Norwegian Institute of Public Health di Oslo hanno analizzato le cartelle cliniche della nascite dal 1967 al 2006, identificando 50mila coppie madre-figlia e 400mila madre-figlio. Esaminando le complicazioni della gravidanza riportate nelle cartelle è emerso che per il primo gruppo la probabilità di nausee gravi era del 3 per cento, mentre per il secondo dell’1,2.

California, niente più giochi nei baby-menu dei fast-food se non rispettano gli standard nutrizionali

Tempi duri per l’Happy Meal in California. Nella Contea di Santa Clara, infatti, il consiglio dei supervisori ha votato per la messa al bando dei giocattoli che spesso accompagnano le porzioni per bambini di piatti fast food, se questi ultimi non rispettano determinati standard nutrizionali. Ne dà notizia il ‘New York Times’, spiegando che i criteri sono basati sulle raccomandazione dell’Institute of Medicine. Le nuove regole riguarderanno tutti i ristoranti fast food della zona, “con l’intento – spiega il presidente del gruppo, Ken Yeager – di eliminare l’incentivo a scegliere cibi grassi e super-dolci“.

Sindrome della primavera: come combatterla nei più piccoli

Stanchezza, astenia, sonnolenza e la voglia di non fare nulla. E’ ‘la sindrome della primavera‘, un insieme di lievi malesseri in arrivo con la bella stagione. Ad accusare i primi sintomi sono soprattutto i più piccoli, ma anche gli adulti spesso non sono immuni. E in alcuni casi potrebbe coprire infezioni più complicate come mononucleosi e virus intestinali. “I genitori chiedono perché i ragazzi in questo periodo dell’anno sono stanchi, la risposta è nei cambiamenti portati dalla primavera” afferma Marina Camissa, pediatra collaboratrice del team scientifico del portale www.bimbiealimentazione.e-coop.it, che spiega come affrontare le conseguenze di caldo e sole.

Bimbi epilettici: a scuola 6 insegnanti su 10 non sanno come intervenire

 Epilessia, questa sconosciuta. Il 99,7% degli insegnanti italiani dice di conoscerla ma, di fatto, 6 su 10 ammettono di ritenersi poco o per nulla in grado di intervenire in modo corretto. Il 58% interverrebbe nel modo sbagliato e quasi il 70%, in caso di attacco epilettico in classe, chiamerebbe l’ambulanza. E’ quanto emerge dall’indagine promossa dalla Lega italiana contro l’epilessia (Lice) e condotta dalla Doxa su 600 insegnanti di scuole primarie e secondarie inferiori, in occasione della nona Giornata nazionale per l’epilessia in programma il 2 maggio.

Parto: ogni minuto nel mondo una donna muore per complicazioni

 Ogni minuto, nel mondo, una donna muore per complicazioni legate alla gravidanza e al parto e per ogni donna che muore 20 sono vittime di infermità; ogni giorno circa 29 mila bambini muoiono prima di aver compiuto i 5 anni, nella maggioranza dei casi per cause che facilmente si possono prevenire; ogni anno tubercolosi, Hiv/Aids e malaria uccidono oltre 5 milioni di persone, con un costo di milioni di dollari per le economie di Paesi già poverissimi. E’ un pesante bilancio di morte quello fotografato dal ‘IV Rapporto 2010, conto alla rovescia per gli obiettivi di sviluppo del Millennio per la salute’, a 5 anni dallo scadere del termine fissato per il raggiungimento degli impegni assunti nel 2000 dai leader mondiali.

Abitudini alimentari: i bimbi milanesi sono più magri dei loro coetanei italiani, ecco perché

Milano, una città in forma. Almeno a giudicare dalle ‘taglie’ dei bimbi dai 6 agli 11 anni e dei loro genitori: meno XL e più M. Rispetto al resto d’Italia, i nuclei familiari che vivono all’ombra della Madonnina risultano essere più virtuosi. Sono magri i bambini e i loro genitori. E il titolo di studio di papà e mamma si riflette sul peso dei figli. Questo il quadro che emerge da un maxi-studio condotto nel capoluogo lombardo, sulle abitudini alimentari e di vita delle famiglie degli alunni di 109 scuole primarie.

Pediatria: i nostri bimbi sono inquinati da oltre 100mila sostanze chimiche nell’aria

 Sono oltre 100 mila le sostanze che ‘inquinano la vita’, presenti nell’aria, nell’acqua, nel cibo, sugli oggetti che tocchiamo. Prodotti che ‘avvelenano’ soprattutto i bambini, anello debole della catena, che in termini di salute pagano il prezzo maggiore. Roberto Romizi, presidente dell’Associazione medici per l’ambiente – Isde Italia, spiega infatti che nei più piccoli sono in aumento malformazioni e tumori a causa dell’ambiente ‘malato’. “Nelle aree ad alto rischio industriale, ad esempio – spiega l’esperto all’Adnkronos Salute – l’ipospadia, un’anomalia genitale maschile dovuta a un incompleto sviluppo dell’uretra, è aumentata negli ultimi anni del 200-300%“.

Salute bimbi: niente cellulare fino a 12 anni, parola di esperti

 Ai bambini i cellulari dovrebbero essere banditi, almeno prima dei dodici anni. E anche dopo aver spento le 12 candeline sulla torta, sarebbe meglio che utilizzassero i cellulari spedendo sms invece che incollando l’orecchio alla cornetta. E’ quanto raccomanda Lawrie Challis, consulente del Governo Gb, alla vigilia di un mega-studio finanziato dall’Esecutivo nell’ambito del programma Mhtr (Mobile Telecommunications and Health Research Programme).
Si tratta di una ricerca su 250 mila europei, inclusi 100 mila inglesi, che valuterà eventuali rischi per la salute dalle radiofrequenze emesse dai telefonini su un arco di tempo di ben 30 anni.

Sos nonni: ecco come proteggerli dai malanni dei più piccoli

Tempi duri per i nonni-baby sitter. “Complice la carenza di asili nido, sono sempre di più i nonni, anche relativamente giovani, chiamati a occuparsi dei nipotini. Ritrovandosi spesso ad essere contagiati dalle malattie e dai virus portati a casa dai piccoli“. Lo spiega Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), a margine del III Congresso su vaccini e vaccinazioni, in corso a Napoli. E se nei mesi invernali il pericolo si chiama influenza, con la primavera i virus non finiscono. Anzi.

Incidenti domestici: come prevenire i casi di soffocamento e strangolamento dei bimbi

 I bambini, sopratutto sotto i cinque anni, sono quelli più soggetti ad incidenti domestici più o meno gravi di vario tipo, causati dalla loro curiosità, sventatezza e incapacità di prevedere un pericolo che un adulto potrebbe facilmente evitare. Poiché non è desiderabile né pensabile reprimere in essi la voglia di conoscere il mondo, la responsabilità di farli vivere in ambiente il più sicuro possibile ricade interamente sulle nostre spalle.

SOFFOCAMENTO E STRANGOLAMENTO
Molti bambini sotto i cinque anni muoiono più per questo tipo di incidenti che per altro. La precauzione da adottare è semplice: non lasciate mai un neonato o un bambino piccolo vicino ad oggetti che potrebbero bloccare, dall’interno o dall’esterno, le loro vie respiratorie.