Nuovi sospetti per l’aspartame, dolcificante contenuto in diversi prodotti light, dolciumi e alimenti per l’infanzia, che già in passato è stato al centro di polemiche come presunto responsabile di danni alla salute. Uno studio italiano sui topi rilancia l’accusa di provocare il cancro, indicando un significativo aumento di tumori al fegato e al polmone. Mentre una ricerca danese su circa 60 mila donne, recentemente pubblicata sull”American Journal of Nutrition’, dimostra che il prodotto aumenta i rischi di parto prematuro. Due lavori scientifici che, in Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare (Anses) ha deciso di valutare attentamente. Un esame che potrebbe portare le autorità d’Oltralpe a raccomandazioni sul consumo del dolcificante.
Salute
Interruzione volontaria di gravidanza: cosa dice la legge
L’Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto provocato consiste nell’interruzione dello sviluppo dell’embrione o del feto e nella sua rimozione dall’utero della gestante. Può essere provocato per via chirurgica o chimica. La pratica dell’aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione. Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale.
Cerchiamo ora di capire cosa dice la legge.
Problemi comportamentali ed esposizione a telefoni cellulari
Secondo uno studio pubblicato in rete nel “Journal of Epidemiology and Community Health”, le donne incinta che usano regolarmente il telefono cellulare possono avere con maggiore probabilità dei bambini che crescendo svilupperanno problemi comportamentali, la possibilità di sviluppare problemi comportamentali è accentuata se i bambini iniziano ad usare il telefono cellulare in età precoce.
I ricercatori hanno basato la loro ricerca su un campione di più di 28,000 bambini di sette anni e le loro madri facenti parte dello studio del “Danish National Birth Cohort (DNBC)”.
Le madri hanno fornito informazioni dettagliate sul loro stile di vita, sulla dieta e sui fattori ambientali nel corso di interviste telefoniche durante e dopo la gravidanza. Quando i bambini hanno raggiunto l’età di sette anni, alle madri sono state chieste notizie sulla salute dei figli incluso il comportamento e se, quando e quanto era stato usato il telefono cellulare, e se lo usavano anche i bambini.
I ricercatori avevano studiato in precedenza un altro campione di madri e i loro 13,000 bambini del DNBC e hanno trovato delle analogie tra i due gruppi.
A smile for mums: un progetto per sconfiggere la depressione post partum e in gravidanza
Un progetto per ridare il sorriso alle mamme che, per colpa della depressione, non riescono a vivere con gioia la nascita del loro bambino. Circa 90 mila italiane che ogni anno combattono con la depressione in gravidanza e la depressione post partum. A loro è dedicata la campagna ‘A Smile for Moms‘, voluta dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero della Salute, presentata a Roma.
Il pianto del neonato e del lattante
La credenza che il pianto del bambino appena nato sia buon segno perché dimostra che il bambino è vivo e aiuta le vie respiratorie a liberarsi da possibili tracce di
Taglia trentotto: il diario di una ragazza bulimica in un libro
Smarrirsi in un labirinto con il terrore di non uscirne più e poi farcela, trovando la via d’uscita. E’ il “tragitto” di una ragazza bulimica che ha vinto la sua malattia e ha scritto la sua storia. E’ in libreria, per le edizioni Memori, ‘Taglia trentotto – bulimia, amore e rabbia’, Diario Minimo di Stefania Longo. L’autrice ha sofferto per anni di disturbi dell’alimentazione. E’ stata bulimica e questa condizione le ha permesso guardare la società che la circonda con occhi diversi. Conosce bene la sua condizione, sa come conviverci e come riportarla con linguaggio immediato e diretto. E in questi racconti, tutti collegati dal file rouge del suo disturbo alimentare, descrive la sua vita di tutti i giorni: gli incontri sul treno dei pendolari che prende quotidianamente per andare al lavoro; i suoi colleghi, ciascuno alle prese con i più diversi problemi; le vetrine dei negozi alla moda che offrono un modello femminile che non può e non deve superare la taglia 40.
Vita di coppia: il sesso causa il 15 per cento dei dolori lombari degli italiani
Per gli appassionati del Kamasutra o emuli del ‘famolo strano’, reso celebre da Carlo Verdone nel film ‘Viaggi di nozze’, potrebbe arrivare il momento di una pausa. “Il sesso troppo vivace è la causa principale dei dolori lombari per il 15% degli italiani, più uomini che donne“, avverte Maurizio Ripani, docente di anatomia presso l’università ‘Foro Italico’ di Roma, alla prese ogni giorno con pazienti con la schiena a pezzi.
“L’eccesso di fantasia in campo sessuale può giocare brutti scherzi alla colonna vertebrale – spiega Ripani all’Adnkronos Salute – utilizzare piccole city car, docce o armadi come riservate alcove può essere il primo passo per insidiare la corretta anatomia della schiena“.
Gravidanza: se la mamma è golosa di arachidi, il bimbo potrebbe sviluppare allergie
In ‘dolce attesa’ meglio tenersi lontane dagli ‘happy hour’. Non solo per i notissimi danni dell’alcol, ma anche per quelli meno conosciuti degli stuzzichini più diffusi. I bambini già ‘sensibili’ alle allergie, infatti, corrono un maggiore rischio di reazioni anafilattiche alle arachidi se la loro madre ne ha consumate spesso nei 9 mesi di gravidanza. Lo indica uno studio, realizzato dell’equipe di Scott Sicherer della Mount Sinai School of Medicine di New York e pubblicato su Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Farmaci a misura di bambino: in aumento le sperimentazioni da parte di aziende private
Sono in rapida crescita le sperimentazioni sui farmaci a misura di bambino. Nei prossimi dieci anni gli investimenti privati in questo settore saranno superiori ai due miliardi e mezzo di euro. Un flusso di denaro che, oltre a permettere la messa a punto di medicinali pediatrici mirati, innescherà anche un ‘circolo virtuoso’, con una spinta propulsiva anche per la sperimentazione no profit . E’ la stima Paolo Rossi, direttore del dipartimento di pediatria universitario dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha presentato i dati alla Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria, in corso a Cernobbio.
Adotta una cellula: Raoul Bova in uno spot pro cellule staminali
Fra le varie adozioni a distanza possibili questa e’ di sicuro la piu’ originale: grazie a un’iniziativa della Casa del Sollievo della Sofferenza e dell’Associazione Neurothon sara’ possibile ‘adottare’ le cellule staminali cerebrali necessarie per una sperimentazione sui pazienti di una cura per le malattie degenerative. Il progetto nasce da un’idea di Angelo Vescovi, genetista e direttore scientifico dell’ospedale fondato nel 1956 da Padre Pio. Le cellule saranno prodotte dalla cell factory dell’ospedale di Terni, che ha ottenuto da poco dall’Aifa la certificazione necessaria.