Bambini che muoiono di fame in aumento

Sono purtroppo ancora tantissimi i bambini che muoiono di fame così come sono numerosi i piccoli che muoiono per malattie che possono essere evitate; a lanciare questo preoccupante allarme è la campagna Every one di Save The Children che invita tutti ad una maggiore sensibilizzazione.

Il tasso di malnutrizione cronica a livello globale è passato dal 40% registrato nel 1990 al 27% del 2010: in valori assoluti significa una riduzione da 253 milioni a 171 milioni di bambini malnutriti in tutto il mondo, per un decremento medio annuo dello 0,65%. Se parliamo di Africa, però, la malnutrizione cronica si è ridotta in media solo del 2% in 20 anni e, in seguito alla crescita demografica, nello stesso intervallo di tempo, il numero di bambini malnutriti è aumentato di 15 milioni, raggiungendo la quota totale di 60 milioni (11). In generale l’80% dei bambini gravemente malnutriti nel mondo si concentra in 20 paesi. La maggior parte di essi sono anche i paesi con un alto tasso di mortalità infantile. Sierra Leone, Somalia e Mali sono i paesi con il più alto tasso di mortalità sotto i 5 anni: rispettivamente185 ogni 1.000 nati viti, 180 e 176. In questi tre paesi sono morti complessivamente 234mila bambini nel corso del 2011

Terremoto: Save the Children e il decalogo per aiutare i bambini

Il terremoto che in questi giorni sta sconvolgendo l’Emilia e molte altre zone del Nord Italia sta causando morti e anche tanto spavento in particolar modo tra i bambini a cui serve un sostegno psicologico maggiore rispetto che agli adulti; a questo proposito Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children ha dichiarato

I bambini hanno subito un forte shock psicologico a causa del terremoto: sono stati costretti ad abbandonare le loro case improvvisamente durante la notte, e alcuni di loro ora sono costretti a vivere alloggi di fortuna insieme alle famiglie. La nostra esperienza internazionale nella risposta alle emergenze….ci insegnano che è assolutamente necessario dare uno specifico supporto ai bambini e agli adolescenti che hanno vissuto questo trauma, che metta in primo piano le loro necessità, a partire dalle prime ore così come nella fase post emergenza

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