Vaccini: addio iniezione, arriva il cerotto e addio al dolore

 La fastidiosa iniezione per vaccinarsi contro l’influenza potrebbe presto andare in pensione, spedita nel dimenticatoio da un cerotto di piccole dimensioni e indolore. A testarlo, per ora solo su topi, i ricercatori dell’Emory University di Atlanta e del Georgia Institute of Technology. Che, assicurano sulle pagine di ‘Nature Medicine’, hanno visto che il cerotto non solo funziona, ma mostra di indurre una memoria immunitaria più forte, per lo meno nei roditori.

L’impiego di vaccini e immoglubine in gravidanza

 Quando un vaccino deve essere necessariamente somministrato ad una gestante, rinviarne la somministrazione fino al secondo o terzo trimestre è una ragionevole precauzione per ridurre ogni preoccupazione nei confronti dei possibili effetti negativi sul feto.
Tutti i vaccini a virus viventi attenuati, se possibile, dovrebbero essere evitati e sostituiti con vaccini a virus uccisi.
Lo stato di gravidanza rappresenta una controindicazione assoluta alla somministrazione del vaccino antirosolia, per la possibilità (peraltro da alcuni considerata teorica) di sindrome da rosolia congenita; ugualmente controindicati sono il vaccino antimorbilloso ed antiparotite, che possono però essere somministrati ai bambini figli o conviventi-contatti di donne gravide, in quanto la dispersione virale da parte dei vaccinati è scarsa, intermittente ed incapace di provocare infezione nei contatti, a meno della coesistenza di uno stato di alterata immunocompetenza.

Vaccinazioni: sono pericolose?

 Il dilemma rimane… molti considerano pericolose le vaccinazioni, soprattutto nei bambini. Tuttavia, il Ministero della Salute così si esprime in merito alle vaccinazioni: la vaccinazione – si legge sul sito del Ministero – rappresenta un atto di natura medica, di esecuzione pratica relativamente semplice da eseguirsi sotto la diretta responsabilità di un medico e assicurando l’immediata disponibilità di alcuni presidi essenziali di pronto intervento quali, ad esempio, cortisonici e adrenalina. Pertanto, i vaccini sono sicuri se somministrati da personale qualificato rispettando norme di buona pratica (uso di vaccini conservati in modo appropriato, utilizzazione di siringhe sterili e monouso, rispetto delle vie e delle sedi di inoculazione prescritte) e tenendo conto di eventuali circostanze che possano controindicare, in maniera definitiva o temporanea, la vaccinazione. I vaccini utilizzati in Italia sono farmaci che rispettano le norme di produzione nazionali ed internazionali; inoltre ogni lotto di vaccino registrato e commercializzato in Italia viene sottoposto a controlli di sicurezza ed efficacia da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

Vaccinazioni: quali sono gratuite e a chi rivolgersi

 Sono gratuite, presso le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, le vaccinazioni obbligatorie e le vaccinazioni raccomandate con atti formali del Ministero della Salute (decreti ministeriali, circolari) e delle Regioni (ordinanze, deliberazioni delle Giunte regionali e Leggi Regionali). L’articolo 1, comma 16 bis della legge 23 dicembre 1994 n° 724 (legge finanziaria per il 1995) ha inoltre disposto che “sono altresì esenti (da partecipazione alla spesa sanitaria, n.d.r.) le prestazioni diagnostiche e terapeutiche, comprese le vaccinazioni di comprovata efficacia”. Il Ministero della Salute ha di conseguenza emanato la Circolare n° 13 del 6 giugno 1995 affinché le Regioni diano concreta applicazione alle disposizioni della legge 724/1995, includendo le vaccinazioni facoltative contro morbillo, parotite, rosolia, influenza, Hib, nei rispettivi Piani Sanitari Regionali.

Malattie esantematiche: varicella, in Italia un caso al minuto

 Un caso al minuto, 500 mila ogni anno di cui 20 mila a rischio di complicanze gravi come sovrainfezioni batteriche, otiti medie, endocarditi, polmoniti, disturbi a carico del sistema nervoso centrale. E’ la ‘fotografia’ della varicella in Italia, fra le malattie esantematiche più conosciute e diffuse nel nostro Paese, tema di una consensus conference tenutasi all’università ‘Sapienza’ di Roma, durante la quale pediatri e igienisti sottoscriveranno un documento comune per sottolineare l’importanza della vaccinazione.

Salute: il calendario vaccinazione dei bambini

 Nei primissimi mesi di vita il vostro bambino gode di un’immunizzazione o difesa passiva contro le malattie infettive. Durante la gravidanza e il periodo dell’allattamento, infatti, siete voi che gli avete trasmesso gli anticorpi che servono a proteggerlo dalle infezioni. Ma dopo? Occorrerà attivare tutte le sue difese immunitarie con le vaccinazioni, iniettandogli o somministrandogli una piccolissima quantità di quei virus responsabili delle infezioni. Si tratta di virus attenuati, la cui virulenza è stata opportunamente mitigata, capaci di stimolare nel suo piccolo organismo la cosiddetta risposta immunitaria, e cioè la produzione di anticorpi specifici per ogni malattia.

Con un po’ di zucchero, la vaccinazione per il bebé diventa meno dolorosa

Basta un poco di zucchero non solo per far digerire la pillola, come consigliava Mary Poppins, ma anche il dolore della vaccinazione. Per i piccoli al di sotto di un anno, infatti, bere una soluzione zuccherina al momento della vaccinazione, è un aiuto a soffrire meno il fastidio dell’ago. A spiegarlo sono ricercatori di diversi Paesi – Canada, Australia, Brasile – che hanno pubblicato uno studio sugli ‘Archives of Disease in Childhood’.
Gli scienziati hanno analizzato 14 studi nei quali ai piccoli veniva dato al momento della vaccinazione, a caso, dell’acqua o una bevanda zuccherata o nulla.

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